Bionda, ambrata, rossa, scura, bianca. Oppure IPA, Ale, Lager, Stout, Weiss, Lambic. E ancora alta fermentazione, bassa fermentazione, non filtrata… Non tutte le birre sono uguali, ma hanno tutte quattro ingredienti fondamentali, gli stessi da 6000 anni:
- Luppolo – Uno degli ingredienti protagonisti della birra, dalle molteplici proprietà benefiche. È una pianta rampicante e per la produzione della birra vengono utilizzate solo le infiorescenze femminili. Al loro interno troviamo la luppolina, sostanza resinosa che contiene acidi amari che vanno a equilibrare la dolcezza dei malti, e oli essenziali che vanno a donare aromaticità alla birra. Oltre a queste caratteristiche, il luppolo contribuisce a stabilizzare la schiuma, grazie alle resine in esso contenute.
- Malto – È un prodotto di trasformazione dei cereali. Il più utilizzato per ottenere il malto è l’orzo, ampiamente diffuso e di facile germinazione grazie al suo importante patrimonio di enzimi. L’amido è la fonte zuccherina presente nei cereali ed essendo uno zucchero complesso, difficilmente utilizzabile dai lieviti, deve essere disgregato affinché sia trasformato in zucchero semplice, che diventerà nutrimento per i lieviti. I malti incidono direttamente sul colore finale della birra, ma sono molto importanti anche per lo sviluppo di aromi e sapori.
- Acqua – Non esiste un’unica acqua da utilizzare per la produzione della birra. Le caratteristiche dell’acqua sono fondamentali, ad esempio deve essere microbiologicamente pura. Sali minerali, durezza e pH definiscono anche il sapore della birra e ne influenzano il processo produttivo. L’acqua condiziona le caratteristiche di alcune birre, determinate dai territori di provenienza.
- Lievito – Viene definito come il “vero Mastro Birraio” nella produzione della bevanda, a sottolinearne l’importanza fondamentale. Il lievito è il responsabile del processo di fermentazione ed è quindi un importante protagonista di ciò che troveremo nella birra, in termini olfattivi e gustativi. La famiglia di lieviti Saccaromyces si suddivide per fermentazione in: Pastorianus (alta fermentazione) e Uvarum (bassa fermentazione). I lieviti ad alta fermentazione producono composti olfattivi e gustativi più aromatici rispetto a quelli a bassa fermentazione che conferiscono una maggior bevibilità e un insieme di sensazioni più fini e delicate.